Cinque curiosità sul Carnevale

Cinque curiosità sul Carnevale
25 gennaio 2024

Cinque curiosità sul Carnevale

5 curiosità sul Carnevale

Storia, tradizioni e maschere popolari

Il Carnevale è la festa più divertente e colorata dell'anno, dove lo scherzo, il gioco e il travestimento sono di casa. Non c'è Carnevale senza maschere, travestimenti e, ovviamente, dolci. Ma pensi di conoscere davvero tutto su questa festa dalle antiche origini? Continua a leggere per scoprire insieme cinque curiosità sul Carnevale!

Quali sono le origini del Carnevale?

L'origine del termine "Carnevale" affonda le radici nel latino "carnem levare", che si traduce come "eliminare la carne". Questo richiama il periodo di astinenza e digiuno della Quaresima, in cui si evitava di consumare carne e cibi grassi. Le tradizioni del Carnevale affondano le loro radici in antiche festività, come le saturnali romane e le dionisiache greche, in cui si interrompeva momentaneamente l'ordine sociale per lasciare spazio a scherzi e ribaltamenti. Oltre a essere una festa divertente, il Carnevale ha anche un valore storico e religioso, simboleggiando il rinnovamento e il breve periodo di caos.

quadro di Callet
Saturnalia, di Antoine Callet, 1783

Qual è il Carnevale più antico?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il Carnevale più antico non è quello di Viareggio, ma quello di Fano, con testimonianze che risalgono addirittura al 1347. Il Carnevale di Viareggio, pur essendo uno dei più importanti d'Italia e d'Europa, ha origini più recenti, circa al 1873. Il Carnevale di Fano ricevette impulso grazie alla famiglia Malatesta, diventando una festa sempre più importante e sfarzosa nel corso del tempo.

il Carnevale di Fano nel 2020
Il Carnevale di Fano nel 2020

Che cosa si festeggia durante Martedì Grasso?

Il martedì grasso segna la conclusione dei giorni di festa del Carnevale. La festa originariamente aveva un aspetto religioso, infatti la tradizione cristiana prevedeva che durante i giorni del Carnevale venissero consumati tutti i cibi più prelibati rimasti in casa, come la carne, che durante la quaresima non potevano essere mangiati. Proprio perché si consumavano cibi ricchi di grassi, l'ultimo giorno di Carnevale riceve l'appellativo di "grasso". Oggi, la connessione con l'aspetto religioso è meno rilevante, e il martedì grasso è celebrato con la preparazione di dolci prevalentemente fritti. Tra i più famosi ricordiamo le chiacchiere (Bugie in Liguria, frappe nel Lazio, cenci in Toscana, sfrappole in Emilia, galani in Veneto, cròstoli in Friuli), le frittelle, che possono essere sia vuote oppure ripiene di crema chantilly o cioccolato, gli struffoli (detti anche cicerchiata) e infine le castagnole.

dolci di Carnevale
Tante delizie per il martedì grasso!

Perché si lanciano i coriandoli?

I coriandoli sono diventati un elemento essenziale del Carnevale. Ma qual è la vera storia e perché vengono lanciati in aria? La tradizione di lanciare coriandoli risale al Rinascimento, quando i coriandoli venivano realizzati con zucchero ricoperto sui semi di coriandolo o mandorle. Nel tempo, questi dolcetti sono stati sostituiti da palline di carta colorata o gesso. L'invenzione dei coriandoli di carta è attribuita a due italiani: Enrico Mangili e Ettore Fenderl.

coriandoli colorati
Coriandoli e stelle filanti: coloratissime!

Maschere regionali: l'Umbria e il Bartoccio

L'Italia è ricca di maschere regionali di Carnevale. Tra le più celebri si ricordano Pulcinella e Arlecchino, così come il dottor Balanzone, Brighella, Gianduia e Meneghino. In Umbria, la maschera più conosciuta è il Bartoccio, descritto come un uomo rozzo ma sagace, gioviale e saggio. Questa figura è protagonista delle tipiche bartocciate del Carnevale perugino, che mettono in ridicolo tutto e tutti.

il bartoccio
Il Bartoccio rozzo, gioviale e saggio

Il Carnevale è davvero una festa ricca di storia, tradizioni e maschere affascinanti. Speriamo che queste curiosità ti abbiano fatto apprezzare ancora di più questa colorata celebrazione!
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